Semplicemente un solo gesto mi sembra che possa modificare il luogo in cui mi trovo, l’epoca in cui vivo, gli abiti che indosso.
Semplicemente il ritmo di quel gesto può modificare il mio sesso e la mia età, ora sono bambino, ora un guerriero, ora un’anziana che contempla le stelle, ora sono un maestro, ora una giovane donna al suo primo amore… e così semplicemente il gesto può amplificare la qualità che esso stesso, senza premeditazione, fa scaturire.
Se poi chiudo gli occhi ecco che l’ologramma conosciuto del mondo scompare, e nascono infinite scene di teatri passati e futuri: foreste, città, castelli, giardini regali, piccole chiese, strade affollate… e il grande cielo. Niccolò A.